
10 Set Intervista a Iaia Giangrande wp
Oggi abbiamo l’onore, nonchè il grande piacere, di ospitare all’interno del nostro blog una delle protagoniste emergenti del mondo wedding. Ecco la nostra intervista a Iaia Giangrande wp: da leggere tutta d’un fiato!
Ama ciò che fai e non lavorerai un solo giorno della tua vita.
Ci sono persone che con tenacia, caparbia ed un pizzico di follia riescono a raggiungere i propri sogni. Iaia Giangrande ha realizzato il suo, che poi è anche il sogno di moltissime giovani donne: costruire una carriera di successo nel meraviglioso mondo wedding.
Quale donna non ha mai sognato, almeno una volta nella vita, un matrimonio da favola? L’abito bianco, le decorazioni, il sogno romantico di una location da togliere il fiato…immaginate di poter vivere queste stesse emozioni tante e tante volte! Ebbene, è proprio ciò che fa una wedding planner!
Da quando J Lo l’ha portata sul grande schermo, questa nuova figura professionale incanta e conquista sempre di più. Ma non pensiate che il percorso per arrivare a svolgere l’attività di wedding planner in maniera seria e qualificata sia semplice…tutt’altro!
Per tutte coloro che sognano di costruire il proprio futuro svolgendo l’incantevole professione di organizzatrice di eventi nuziali, abbiamo pensato di intervistare una delle wedding planner più affermate del momento: Iaia Giangrande.
Iaia, quando sei stata travolta dalla passione per questa professione?
Fu in occasione dell’evento più importante della mia vita, quando insieme al mio futuro marito Antonio decidemmo di sposarci e di organizzare il nostro matrimonio. Ci affidammo a dei wedding designer, Angelo Garini ed Enzo Miccio, per mettere in scena la nostra festa. Mi ritrovai sin da subito a collaborare con loro attivamente, prima come sposa e poi instaurando un rapporto di collaborazione professionale e di reciproca stima. Con Angelo Garini, in particolare, abbiamo sviluppato negli anni successivi numerosi progetti insieme.
Qual è il percorso di formazione professionale che hai seguito per arrivare dove sei ora?
Dopo la laurea in Lingue e Letterature straniere moderne a Perugia, ho acquisito una lunga esperienza nell’organizzazione di eventi aziendali ed incoming, lavorando per più di 15 anni in diverse aziende. Ho avuto la possibilità di essere a capo di un team per la gestione delle convention aziendali, organizzazione di fiere internazionali e coordinamento delle attività di merchandising e in store promotion in tutta Europa. Dopo questa lunga esperienza, mi sono dedicata con entusiasmo e passione a quella che era per me una nuova sfida lavorativa, specializzandomi prima nel settore Wedding, con un percorso formativo intenso ad ampio raggio e poi nel mondo del Bridal Styling, Image consulting, Dress Code e Bon Ton – presso l’Italian Image Institute di Milano, sotto la guida esperta di Rossella Migliaccio.
Come sarà la nuova stagione wedding? Puoi darci qualche anteprima sulle tendenze da tenere d’occhio nel 2021?
Nessun settore dell’entertainment, né tanto meno la wedding industry, sarà immune dal dover tener conto della pandemia COVID-19 e dei nuovi regolamenti, protocolli e leggi che in ogni nazione vengono emanati e periodicamente aggiornate, in un work in progress che di fatto crea un continuo disagio nella esatta applicazione, condizionando la gestione operativa di questo lavoro. Per questo, a mio parere, due saranno le tendenze che caratterizzeranno la stagione prossima wedding, direi quasi contrastanti tra di loro, a seconda della reazione personale della coppia all’effetto pandemia: da un lato ci sarà tanta voglia di evasione pura e una tendenza a feste “spumeggianti”, colorate, quasi come una vera e propria forma di riscatto per il periodo di lockdown; dall’altro una tendenza minimal chic, una sorta di rispetto etico e civile verso il prossimo e il nuovo modo di relazionarsi in occasione delle feste.
Qual è il tuo stile preferito per l’allestimento dell’evento nuziale? Sei più romantica o minimal chic?
Il nostro lavoro è molto più complicato di quanto possa apparire dall’esterno. Bisogna avere rispetto del gusto e dello stile personale dei propri sposi e la capacità di sintesi tra le loro esigenze e il nostro gusto personale diventa il vero progetto di questo straordinario lavoro.
Ogni wedding planner ha il suo stile innato, frutto della propria vocazione e personale percorso di crescita culturale. In questi anni posso dire che il mio stile si è espresso e sviluppato in modo naturale e spontaneo, quasi come un filo conduttore, una sorta di firma dell’evento, dove romanticismo e colore dominano la scena, senza che nessuno dei due elementi chiave sia invadente rispetto all’altro: potrei osare e chiamarlo stile “Romantic Color”.
Cosa ti piace di più del tuo lavoro?
Ogni progetto/evento matrimoniale è unico ed è una tappa nel mio percorso di crescita personale e professionale in cui posso esprimere me stessa in un’atmosfera vivace, creativa, nella cura di ogni dettaglio, mentre contemporaneamente provo a regalare la felicità alla mia coppia, che è l’emozione più grande.
Cosa pensi del nostro territorio pugliese? Come mai, secondo te, è diventato un punto di riferimento nel mondo del wedding a livello internazionale?
La Puglia è una regione che da sempre subisce delle influenze culturali per la sua posizione tra Occidente e Oriente, un simbolico ponte tra due mondi, quello occidentale romano-germanico e quella orientale greco-bizantino. Dal Gargano al Salento, ci sono tesori architettonici che sono naturali e originali location per eventi di ogni tipo. La nostra regione è di fatto diventata, soprattutto negli ultimi anni IL LUOGO COOL per eccellenza, “emergente”, dove si concentrano nuove energie e dove succedono molte delle cose più stimolanti rispetto ad altre regioni d’Italia. Un esempio significativo è quello accaduto di recente in Salento: la Maison francese Dior ha scelto LECCE – Piazza Duomo come luogo per la presentazione mondiale della sua collezione Cruise 2021, utilizzando ogni forma di espressione cultural/artistico/storica del territorio: le luminarie, i tessuti, la musica, i luoghi.
Tutto questo fa diventare la PUGLIA il più bel palcoscenico del mondo per mettere in scena il giorno più bello della vita degli sposi.
La wedding planner diventa un po’ la “migliore amica” della sposa, almeno nell’immaginario comune. È davvero così? Che rapporto in genere si instaura con le tue spose?
Accade sempre che la sposa riponga nella figura della wedding planner tutte le sue aspettative per la realizzazione del suo sogno, per cui in una sorta di percorso di crescita nella reciproca conoscenza, frutto del condividere gusti, esigenze, progettualità, dettagli, sfumature, si instauri un rapporto di fiducia, empatia e stima che sfocia in una bellissima ed emozionante amicizia.
Proprio per questo lato romantico/emotivo è davvero difficile a volte discernere l’aspetto professionale, da quello personale, ma questo è il bello del nostro lavoro.
Lo sai che siamo curiose…raccontaci qualcosa di te. Chi è Iaia quando non è impegnata nel suo lavoro?
Sono felicemente sposata con Antonio da 14 anni e mamma di una figlia meravigliosa, Giulia Maria che ha quasi 8 anni. È oggettivamente difficile conciliare un lavoro come il nostro, che non ha praticamente orari, con le normali esigenze della famiglia e quelle di una bimba ancora piccola che ha bisogno della presenza di una madre nel suo percorso di crescita educativa. Ho, comunque, la fortuna di avere un marito ed una figlia che amano viaggiare e scoprire luoghi nuovi e quando è possibile, facciamo insieme le venue scouting ed i food tasting in modo che poi io possa proporre ai miei sposi nuovi luoghi e suggestioni.
Nel mio poco tempo libero, mi piace dedicarmi allo studio dello stile e a organizzare cene a casa con gli amici più stretti, dove, oltre al piacere di stare insieme, cerco di approfittarne per ricercare nuove forme per una perfetta “mise en place” e rendere ogni nostra cena una vera e nuova esperienza.
Come ti vedi nei prossimi anni? Quali progetti professionali o sogni nel cassetto vorresti realizzare?
Diversi sono i cantieri d’innovazione che ho aperto per i prossimi anni, però uno mi sta particolarmente a cuore: sono convinta che per rispondere alle esigenze di un mercato sempre più complesso e articolato, soprattutto quello internazionale che sceglie l’Italia e la Puglia come location, la figura delle wedding planner necessita di un modello di aggregazione, tipo gli studi professionali, per mettere in campo un’offerta completa nei servizi, competenze qualificate in ogni ambito e assistere le coppie in ogni loro esigenza, senza assolutamente snaturare il grado di confidenza personale e fiducia fondamentale in questo lavoro.
Quale consiglio o suggerimento vorresti dare a chi desidera affacciarsi a questa professione?
Come in ogni professione, la competenza e la conoscenza sono le armi migliori per trovare la propria identità e dimensione lavorativa. Creatività, ricerca nell’interpretare i trend, innovazione, ma anche rispetto delle tradizioni, senza entrare in contrasto con la capacità di osare, solo altri elementi da tener bene a mente in questa meravigliosa attività. Fondamentale è un “praticantato” per avere la giusta esperienza prima di entrare da protagonisti in questo mondo.
Infine permettici una curiosità: qual è il tuo personale abito da sposa dei sogni?
Il mio, disegnato e realizzato per me dalla designer Annagemma Lascari.